Mi sembra di avere un secondo figlio, non un marito. Donne e mogli di fronte alle difficoltà di coppia

Le affermazioni seguenti, come altre che, per brevità, non trascrivo, sono frasi comunemente lamentate dalle donne in seduta quando queste introducono il tema della proprie difficoltà di coppia.

“Non sento di poter contare su di lui.” “Non sento di avere accanto a me un uomo ma un ragazzino al quale devo organizzare l’agenda e fare la valigia.” “Mio marito le decisioni le delega sempre a me e lui viene dietro come un ciclista gregario.” “Le donne non li mettono al mondo i bambini, le donne i bambini li sposano.” “Io ho messo tante cose da parte per il mio compagno, ma lui non fa altrettanto per me.” “Non mi porta mai ad una mostra o a teatro perché queste cose non gli interessano, ma ci resta male se io vado con altri”. “Dedica più tempo agli amici e al calcio che alla famiglia.” “Non riesce a rinunciare al pisolino quando torna a casa dal lavoro invece di giocare con i suoi figli o aiutarmi nelle faccende domestiche.” “Non ce la fa a separarsi dalla sua famiglia d’origine e porta ancora i panni suoi da stirare alla madre.” “Non riesco a parlare con lui e condividere quel che mi appassiona perché si annoia e cambia discorso.” “Possibile che il mio compagno non ci arrivi?! Eppure sono cose elementari.”

Ma di cosa queste donne, noi donne, ci stiamo lamentando realmente? Quali sono le vere difficoltà di coppia odierne? Qual è il punto che accomuna questa sofferenza, questo disagio? Qual è il disagio che vive la moglie contemporanea? Cosa è successo nella nostra società? Cosa vengono a dirci questo aumento esponenziale dei divorzi e la diminuzione dei matrimoni?

Purtroppo le difficoltà di coppia che le donne presentano in seduta quando si soffermano sul rapporto con i loro compagni e mariti sono infinite. Gli uomini non sono da meno però. Come mai, allora, pur desiderando una vita di coppia insieme non riusciamo a capirci fra uomini e donne?

Mi verrebbe da fare un’ipotesi utilizzando una parola chiave: aspettative.

Difficoltà di coppia: il legame con le aspettative

Spesso ci aspettiamo che l’altro si comporti come noi, come noi pensiamo che ci comporteremmo nella stessa situazione dimenticando che, come ci insegna Jacques Lacan, l’altro è altro da noi, quindi strutturalmente diverso da noi. La conseguenza di ciò è che l’altro, essendo un soggetto a se stante, agirà necessariamente in maniera diversa da quella che è la nostra aspettativa. Il partner, quindi, non si comporterà come noi ci aspettiamo perché “non ci arriva” ovvero, non arriva, non riesce, a leggere nel pensiero altrui e, conseguentemente, a realizzare le nostre aspettative.

Noi non possiamo, probabilmente, già aspettarci da noi stessi di reagire allo stesso modo, a parità di evento, a distanza di mesi o di anni dal momento che siamo soggetti con una personalità dinamica, in continuo cambiamento, quindi come possiamo pretendere che l’altro risponda secondo le nostre aspettative? Cosa ne sarebbe della libertà decisionale altrui se l’altro fosse sempre così prevedibile perché rispondente esattamente ai nostri desiderata?

Uomo e donna sono due entità profondamente diverse fra loro e unirle sotto lo stesso tetto non è impresa facile, occorre un grande lavoro di mediazione da entrambe le parti e, laddove questa non sia possibile, occorre la presa d’atto e l’accettazione del diverso, dell’impossibilità di modificare alcuni tratti dell’altro o di noi stessi. Uomo e donna sono due mondi profondamente diversi fra loro e forse sta proprio in questa diversità la ricchezza della relazione di coppia e ciò che consente a due soggetti di frequentarsi e sposarsi (o convivere).

In conclusione mi viene da condividere insieme a voi alcuni interrogativi:

  • Quanta monotonia abiterebbe la coppia se il partner rispondesse sempre in maniera sillogistica e prevedibile alle nostre aspettative?
  • Possibile che la frequentazione e la nascita di una nuova coppia derivino proprio dalla fascinazione per il mistero che l’altro è per noi, in quanto soggetto imprevedibile?
  • Che cosa quindi le donne, le mogli contemporanee, lamentano realmente?

Se siete interessate ad approfondire maggiormente le dinamiche che abitano il vostro rapporto di coppia o ad interrogarvi sulla specifica e singolare posizione che avete all’interno della vostra coppia potete richiedere un consulto semplicemente scrivendo qui.

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Dott.ssa Valentina Carretta