Cambiare vita e lavoro. Da desiderio irrealizzabile a possibilità concreta.

Cambiare vita e lavoro per tante persone è diventata la priorità negli ultimi anni e questo movimento di cambiamento ha avuto un impatto significativo sul mercato del lavoro italiano.

Rimanere chiusi in casa ha portato molte persone a fare un bilancio, a vedere meglio quanta insoddisfazione abitasse le giornate lavorative ( per un approfondimento ci permettiamo di segnalarti il link Insoddisfazione lavorativa: un’occasione di cambiamento) e a riconsiderare la propria vita personale e professionale. Secondo un’indagine di LinkedIn, infatti, il 48% dei lavoratori italiani ha pensato di cambiare lavoro durante la pandemia e, successivamente, quando “il mondo è ripreso”, si è adoperata per cercare una nuova posizione lavorativa maggiormente soddisfacente, gratificante e in grado di conciliare vita professionale e personale.

Il cambiamento è la soluzione alla tua insoddisfazione

Cambiare vita e lavoro. Da desiderio irrealizzabile a possibilità concreta.Dialogando con le persone che si rivolgono al nostro Studio, seduta dopo seduta, emerge chiaramente come la difficoltà non risieda nel riconoscere la propria condizione di infelicità, nell’accorgersi di come, di anno in anno, l’insoddisfazione cresca sempre più, quanto nel decidere di avviare questo cambiamento.

La pratica clinica ci mostra, giorno dopo giorno, come il cambiamento sia l’unica cosa che ci permette di crescere.

Tre motivi per cambiare

  1. Quando siamo costretti a cambiare, dobbiamo necessariamente imparare cose nuove e sviluppare nuove abilità per affrontare le nuove sfide che la vita ci mette davanti. Questo processo è apprendimento e ci rende più capaci, aumenta la nostra autostima e la nostra resilienza.
  2. Cambiare significa affrontare gli scheletri che abbiamo nel nostro armadio, le nostre paure e insicurezze. Così facendo diventiamo più forti e più consapevoli di noi stessi, di chi siamo come persone e delle nostre capacità.
  3. Il cambiamento ci aiuta ad esprimere il nostro vero potenziale, a conoscere i nostri limiti e a scoprire che possiamo superarli.

Cambiare è un’esigenza naturale della maggior parte delle persone, un bisogno che tocca trasversalmente tutte le età. La routine ha certamente dei vantaggi, ci consente di risparmiare energie, ma, a lungo andare, rischia di annoiare e di farci perdere stimoli ed entusiasmo.

La difficoltà non risiede nel riconoscere l’esigenza di cambiamento, ma nel mettersi in cammino per cambiare la propria condizione.

Il cambiamento porta con sé la necessità di lasciar andare ( per un approfondimento ci permettiamo di segnalarti il link Lasciar andare il passato: un atto di coraggio)le abitudini che accompagnano ciascuno di noi da molto tempo, di abbandonare dinamiche che fanno parte della nostra vita e questo porta con sé una naturale quota di ansia e preoccupazione. Dare una svolta alla propria vita richiede una forte determinazione e un’attenta valutazione.

È vero che cambiare vita, lavoro o settore renda più felici?

Dipende… dipende da come una persona si approccia al cambiamento.

Vi sono persone che sono costrette a cambiare lavoro, a causa di ristrutturazioni aziendali, di un licenziamento, della fine di un contratto a termine, e quindi passeranno da un lavoro all’altro velocemente, senza vagliare con attenzione, ma presi dall’urgenza e, dopo un primo momento di tranquillità legato alla nuova stabilizzazione, si accorgeranno che, il nuovo lavoro, non li ha resti più soddisfatti e motivati.La difficoltà non risiede nel riconoscere l’esigenza di cambiamento, ma nel mettersi in cammino per cambiare la propria vita.

Coloro i quali, invece, con calma e attenzione, pondereranno approfonditamente, si interrogheranno sui propri desideri, inclinazioni e risorse, impegnandosi in un nuovo percorso professionale, verosimilmente aumenteranno la loro qualità di vita. Questa tipologia di cambiamento – mostrano le ricerche scientifiche – aumenta di gran lunga la soddisfazione, la motivazione e l’entusiasmo lavorativo oltre a generare un maggior benessere e senso di autoefficacia personali.

Alimentare il desiderio dopo il cambiamento

Cambiare vita e lavoro. Da desiderio irrealizzabile a possibilità concreta.Il cambiamento da solo, a lungo termine, non è sufficiente però a mantenere il benessere psicologico raggiunto. Bisogna fare attenzione affinché questo entusiasmo iniziale non si perda con il passare del tempo e il passaggio dalla fase di novità a quella di abitudine. È responsabilità del soggetto alimentare il desiderio e non cadere nella noia dovuta alla routine e alla mancanza di stimoli.

Cambiare vita, a piccoli passi, è possibile

Iniziare una nuova vita non necessariamente passa attraverso profondi e radicali cambiamenti, che possono anche aumentare il livello di stress e ansia. Incamminarsi nella direzione di una nuova vita può significare mettere in campo anche solo piccoli cambiamenti, uno dopo l’altro.

“Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi.”
Ernest Hemingway

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Note di Psicologia e Psicoanalisi

Dott.ssa Valentina Carretta