“Forza figliolo andiamo” Due note sulla funzione paterna
Il padre svolge un’importante funzione di separazione fin dai primi istanti di vista del bambino. Appena questi viene al mondo il papà, sempre più spesso, si occupa di tagliare il cordone ombelicale che unisce il neonato alla mamma.
L’elemento terzo fra madre e bambino
Nell’infanzia è colui che permette la separazione fra la madre e il bambino, che interrompe la simbiosi fusionale (fondamentale per la sopravvivenza del bambino nelle prime fasi di vita) fra i due introducendo un “no”, un limite, e inserendo un elemento terzo nella loro relazione. È come se il padre si rivolgesse al bambino con tono fermo e senza appello affermando: “la mamma non è solamente la tua mamma, ma è anche una donna, la mia donna, e io la desidero”. Verrà quindi il momento in cui la madre deporrà l’infante nella culla per volgersi al padre e, in quel momento, il bambino inizierà a fare i conti con il fatto di non essere l’oggetto d’amore esclusivo della madre e che lei, a sua volta, desidera anche altro da lui.
Separazione fisica e simbolica
Il padre è dunque chiamato ad attuare questa separazione fra la madre e il bambino sia a livello fisico sia a livello simbolico. È lui che si assume l’onere e l’onore di presentare il bambino al mondo – basti pensare all’antico gesto di prendere in braccio il bambino ed elevarlo verso il cielo – e viceversa di far incontrare a suo figlio il mondo – accompagnandolo fuori dalle mura domestiche – ma sempre tenendolo per mano e senza allontanare mai il suo sguardo protettivo anche quando il piccolo muoverà i suoi passi da solo.
In età più avanzata, nella preadolescenza, ma soprattutto nell’adolescenza il padre è chiamato a mostrare al figlio, in termini di testimonianza, ciò che lo appassiona, ciò che desidera; dovrà mettere a disposizione di suo figlio qualcosa del proprio desiderio, mostrandogli, senza indugi, ciò che lo appassiona trascinandolo con trasporto emotivo, però senza pretendere che quest’ultimo ricalchi il genitore in tutto e per tutto, ma facendo in modo tale che in questa scia, in questo entusiasmo, il giovane possa trovare e costruirsi la sua unica e particolare via.
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