Genitorialità e rapporto con i figli: cosa sta succedendo?
Quando parliamo di genitorialità e rapporto con i figli il nostro pensiero va immediatamente a Freud il quale ci insegna che esistono tre mestieri impossibili: educare, governare e psicoanalizzare. Ci sentiamo quindi di rassicurare tutti quei genitori che hanno dei dubbi in merito all’educazione dei propri figli. Dubitare è saggio come afferma Jorge Luis Borges (scrittore e poeta argentino) infatti “il dubbio è uno dei nomi dell’intelligenza“.
Il “mestiere di genitore” ha questo carattere di impossibilità in quanto non esiste il “genitore perfetto”, ma solamente la madre e il padre “sufficientemente buono”, così come ci insegna Winnicott (pediatra e psicoanalista), che esercitano questa funzione al meglio delle loro possibilità, consapevoli dei propri limiti, del proprio essere, a loro volta, figli, senza temere eccessivamente di commettere errori, ma desideranti di sperimentarsi ancora e ancora per adeguare sempre più la propria genitorialità a quel particolare figlio.
I figli non chiedono ai genitori di essere perfetti, ma di essere, “semplicemente”, mamma e papà, una famiglia, con pregi e difetti, aperta al dialogo per crescere e imparare gli uni dagli altri, ma ferma quando occorre porre dei limiti. I bambini ci vedono come i loro supereroi, ma sta a noi non cadere nel tranello di chiederci la perfezione per soddisfare questo loro immaginario. Non occorre che i bambini vedano un mondo perfetto o un genitore perfetto, al contrario è necessario che si confrontino con la frustrazione dell’assenza di perfezione, come ci insegna sempre Winnicott, così che possano imparare da mamma e papà che i problemi esistono ma che insieme si possono affronatre e superare.
Genitorialità e rapporto con i figli sono temi quanto mai attuali nella nostra contemporaneità, ma, sempre più spesso, è facile trovare professionisti, professori ed esperti che parlano di questo tema piuttosto che professionisti che ascoltano e valorizzano le intuizioni dei genitori rispetto ai loro figli aiutando le mamme e i papà a costruire dall’interno della famiglia e della coppia la loro peculiare modalità genitoriale con quel determinato figlio. Lo Studio di Psicoanalisi e Psicoterapia della dott.ssa Valentina Carretta segue questo secondo approccio con i genitori ovvero si adopera per rimettere mamme e papà al centro della loro famiglia tirando fuori da questi quelle soluzioni che sono le più adatte per quel determinato sistema famiare.
Vi sono diverse sfide e fatiche alle quali i genitori possono andare incontro, ad esempio:
stress da genitorialità nell’affrontare le responsabilità connesse al diventare genitore (la gestione del tempo, l’educazione dei figli, la conciliazione tra lavoro e famiglia, …) che possono causare ansia, depressione e sentimenti di frustrazione
sensi di colpa legati al sentirsi inadeguati o colpevoli a causa delle decisioni prese riguardo l’educazione dei figli (il senso di colpa di non passare abbastanza tempo con i figli o non essere abbastanza presenti è fra i più comuni)
separazioni e divorzi sono l’altro grande capitolo della nostra contemporaneità che mettono in crisi i genitori e che portano nuove problematiche legate ad una nuova genitorialità, successiva alla separazione o al divorzio, che richiede di mantenere salda la coppia genitoriale nonostante la coppia coniugale abbia preso una diversa via (la gestione quotidiana dei figli, le visite infrasettimanali e nei week end, le nuove e complesse dinamiche familiari che si vegono a creare possono essere fonte di stress e alta conflittualità)
conflitti tra la madre e il padre o tra i genitori e i figli possono portare ad un clima familiare molto faticoso, fintanto stressante, che genera problemi di comunicazione e divergenze di opinioni tali da creare forti tensioni all’interno della famiglia che possono sfociare, se protratti lungamente, in altri sintomi (ansia, attacchi di panico, disturbai alimentari, …)
problemi connessi alla disciplina e ai limiti da porre, in un contesto sociale in cui il limite è sempre più difficile da porre e allontanato, possono causare nei genitori ansia e frustrazione
ansia riguardo al benessere e allo sviluppo psicofisico dei figli: preoccupazioni riguardanti l’apprendimento, l’adattamento sociale, i valori appresi, l’autonomia e il successo futuro lavorativo e personale dei figli.
problemi di autostima sono sempre più frequenti in un mondo dove le librerie e le trasmissioni televisive sono piene di esperti che insegnano come essere un genitore modello portanto le mamme e i papà a sentirsi insicuri riguardo le loro capacità e abilità genitoriali mettendo eccessivamente in dubbio come stanno svolgendo il loro ruolo e quali valori trasmettono ai figli
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Le difficoltà legate alla genitorialità e al rapporto con i figli, i problemi relazionali fra i genitori e con i figli, se non affrontati, possono scatenare sintomi di ansia, frustrazione e depressione in grado di minare fortemente il sistema familiare.
È quindi importante affrontare tali problematiche legate alla genitorialità e al rapporto con i figli per superarle e apprendere il più possibile da questi momenti di difficoltà, accogliendoli come un’opportunità di crescita. In molti casi occurre il supporto di un terzo esterno, uno psicoterapeuta, che aiuti i genitori a fidersi di sé, delle proprie intuizioni, sostenendoli nel trovare una modalità loro propria per fluidificare la comunicazione così che la coppia possa trovare e costruire i propri strumenti per uscire dalle situazioni di criticità che la vita metterà loro davanti.
La consulenza psicologica e o il supporto psicologico genitoriale possono aiutare le mamme e i papà a comprendere meglio se stessi, le proprie dinamiche singolari e di coppia, a migliorare la comunicazione, a ricostruire la stima reciproca e l’autostima e a lavorare insieme per costruire strade volte a risolvere i problemi che hanno portato alle attuali difficoltà.
“Il mestiere del genitore non può essere ricalcato su di un modello ideale che non esiste. Ciascun genitore è chiamato a educare i suoi figli solo a partire dalla propria insufficienza, esponendosi al rischio dell’errore e del fallimento. Per questa ragione i migliori non sono quelli che si offrono ai loro figli come esemplari, ma come consapevoli del carattere impossibile del loro mestiere.”
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Lo Studio di Psicoanalisi e Psicoterapia della dott.ssa Valentina Carretta è molto attento a questo aspetto e i percorsi vengono costruiti con il soggetto come un abito su minura tenendo conto anche di questo delicato argomento, di cui si può sempre parlare in seduta.
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Le sedute di psicoterapia sono spese sanitarie e, pertanto, lo Studio di Psicoanalisi e Psicoterapia della dott.ssa Valentina Carretta consente i pagamenti direttamente con il bancomat al termine di ogni seduta, redige le fatture in modo tale che rechino la dicitura relativa al pagamento tracciato al fine dell’ottenimento della detrazione spettante e trasmette le stesse direttamente al Sistema Tessera Sanitaria dell’Agenzia delle Entrate così che tu non debba fare nulla se non aspettare il rimborso da parte dello Stato.
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Lo Studio di Psicoanalisi e Psicoterapia della dott.ssa Valentina Carretta non alimenta, ma anzi scoraggia, la dipendenza a tempo indeterminato da uno spazio di psicoterapia e aiuta il soggetto ad affrancansi da esso incoraggiandolo a mollare gli ormeggi appena questi si sente di provare a navigare da solo lasciando il porto sicuro.
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